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S’i’ fosse foco, arderei il mondo: il dramma degli incendi dolosi nella comunità gelese

Notizie, Attualità
Non è chiaro quali siano le motivazioni psicologiche che fanno da genesi alla realizzazione di un atto incendiario. Secondo alcuni studiosi, trattasi di un’approssimativa forma di comunicazione per soggetti con scarse abilità sociali oppure un’inconscia ritorsione narcisistica connessa ad una insoddisfacente vita sessuale. Qualunque sia l’eziologia del fenomeno, una statistica appare quasi certa: almeno 1 […]..
Non è chiaro quali siano le motivazioni psicologiche che fanno da genesi alla realizzazione di un atto incendiario. Secondo alcuni studiosi, trattasi di un’approssimativa forma di comunicazione per soggetti con scarse abilità sociali oppure un’inconscia ritorsione narcisistica connessa ad una insoddisfacente vita sessuale. Qualunque sia l’eziologia del fenomeno, una statistica appare quasi certa: almeno 1 incendio su 3, a Gela, ha natura dolosa. I moventi? I più disparati: da rappresaglie private, spesso correlate a dinamiche di infedeltà coniugale, sino a veri e propri atti intimidatori, dalle questioni legate a mancati recuperi di credito fino a semplici diatribe irrisolte, senza trascurare le evidenti e ricorrenti meditate azioni di criminalità organizzata. I tratti caratteristici del piromane? Uno di noi, un’ordinaria vittima di questo secolo malato, uno dei nostri figli, cresciuto a pane e mascolinità tossica; uno dei figli a cui abbiamo preferito insegnare, anche senza volerlo, che esiste maggiore soddisfazione a creare muri anziché ponti e a soffocare ogni spazio disponibile per la sopravvivenza dell’unico strumento di risoluzione di ogni controversia: il dialogo. La soluzione? Dare un definitivo impulso ad una radicale rivoluzione culturale che coinvolga famiglie, scuole, centri di socialità, parrocchie, perché ne possa derivare un concetto di “maschio” restaurato, limato da ogni spigolo dovuto ai suoi “muscoli”. Un segnale che possa aprire i pugni stretti di ogni nostro figlio, trasformandoli in carezze e strette di mano. Soltanto così, le fiamme che pervadono le nostre strade potranno trasformarsi in un fuoco elettrico che può spingere ogni gelese ad ardere il mondo ed infiammarlo, non più con un fusto di benzina, ma con le sue idee.    
26/05/2025
26/05/2025

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