I siciliani onesti, mai più “Pizza, Mafia e Mandolino” ma “Pizza, Falcone e Borsellino”
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Ricorre oggi il 33° anniversario della Strage di Capaci, in cui persero la vita il Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesco Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. “Qui è morta la speranza dei palermitani onesti”: tuonava così, circa 10 anni prima, un murales a Palermo, realizzato nel luogo […]..

Ricorre oggi il 33° anniversario della Strage di Capaci, in cui persero la vita il Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesco Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. “Qui è morta la speranza dei palermitani onesti”: tuonava così, circa 10 anni prima, un murales a Palermo, realizzato nel luogo della uccisione del Gen. Carlo Alberto dalla Chiesa che per primo pose la pietra d’angolo alla futura costituzione di un Pool investigativo interamente dedicato al contrasto alla criminalità organizzata e composto dai Giudici Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Antonino Caponnetto, Leonardo Guarnotta e Giuseppe Di Lello. E’ questa l’occasione per omaggiare la straordinaria figura del Giudice Giovanni Falcone, fautore della grande stagione della lotta alla mafia, da cui scaturì il più grande processo mai realizzato nella storia d’Italia contro i principali vertici di Cosa Nostra e che condusse all’irrogazione di 19 pene all’ergastolo e ulteriori pene detentive per complessivi 2665 anni di reclusione. Commemoriamo pertanto oggi la memoria di un “siciliano onesto”, un biglietto da visita vivente per ogni altro siciliano che oggi, come ieri, in ogni aspetto della propria vita, privata e pubblica, raccogliendo la sua eredità, intende abbattere tutti i pregiudizi che da secoli sviliscono questa “terra bellissima e disgraziata”, affinché, da oggi in poi, la Sicilia, i Siciliani e l’Italia intera non siano più “Pizza, Mafia e Mandolino” ma “Pizza, Falcone e Borsellino”.
23/05/2025
23/05/2025
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