Aveva sedici anni, frequentava l’istituto alberghiero Don Bosco Majorana di Troina e tutti a Capizzi lo descrivono come un ragazzo tranquillo, educato, legato alla famiglia e al suo paese. Quando non era a scuola, aiutava i genitori nell’azienda agricola e zootecnica di famiglia.
La dirigente scolastica Mariangela Santangelo ha espresso il cordoglio dell’istituto: «Tutta la comunità scolastica si stringe al dolore della famiglia per l’immane tragedia che ci ha colpiti».
Nel piccolo centro dei Nebrodi, dove tutti si conoscono, l’incredulità si mescola alla rabbia. «Un ragazzo di sedici anni ucciso in mezzo alla strada, non è possibile», scrivono in tanti sui social, chiedendo giustizia e più sicurezza.
Intanto le indagini dei Carabinieri della Stazione di Capizzi e del Nucleo operativo della Compagnia di Mistretta, diretti dal capitano Silvio Imperato, vanno avanti sotto il coordinamento della Procura di Enna. L’arma del delitto — una pistola con matricola abrasa — è stata sequestrata e sarà sottoposta a esami balistici. Gli investigatori stanno inoltre acquisendo i filmati delle telecamere, ascoltando testimoni e analizzando i bossoli ritrovati per chiarire la dinamica e il movente.