Acireale, la scuola Giovanni XXIII prima in Sicilia a dire addio allo zaino
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Una scuola senza zaini, ma piena di idee e innovazione. È l’Istituto Giovanni XXIII di Acireale la prima realtà in Sicilia ad aver adottato ufficialmente il modello educativo “Senza Zaino”, un approccio pedagogico che punta a rendere l’alunno protagonista del proprio percorso di apprendimento.
L’iniziativa, nata in Italia nei primi anni Duemila, si ispira alla pedagogia montessoriana e al costruttivismo sociale, e oggi rappresenta una delle esperienze più avanzate di rinnovamento didattico a livello nazionale. La dirigente scolastica Alfina Bertè racconta che l’istituto acese ha abbracciato il progetto già nel 2015, diventando poi scuola polo regionale nel 2018: «Abbiamo creduto fin da subito in questa visione che mette al centro la persona e la comunità. Per noi, se la scuola è casa nostra, allora il mondo intero può diventare scuola».
Il modello “Senza Zaino” si fonda su tre valori cardine: responsabilità, ospitalità e comunità. L’ambiente di apprendimento è organizzato per essere accogliente, aperto e collaborativo. Gli spazi non sono più semplici aule, ma luoghi di scambio, condivisione e benessere, dove ciascun bambino può esprimersi secondo i propri ritmi e stili di apprendimento.
Gli insegnanti guidano gli studenti con un approccio basato sull’autonomia e sulla fiducia reciproca. La valutazione diventa “mite”, orientata non al giudizio ma alla riflessione: l’errore non è più punito, ma accolto come occasione di crescita e confronto. «Il segreto del successo di questo modello – spiega la docente Rosaria Battiato, referente del progetto – sta nella motivazione e nella consapevolezza con cui i ragazzi vivono la scuola. È un’esperienza che li rende protagonisti del loro sapere».
Elemento distintivo e simbolico del progetto è proprio l’eliminazione dello zaino, sostituito da strumenti condivisi e materiali messi a disposizione dalla scuola. Gli alunni non portano più libri da casa: ognuno utilizza un tablet personale per consultare la biblioteca digitale e i contenuti multimediali predisposti dai docenti.
Il cambiamento ha entusiasmato gli studenti: «Studiare così è divertente e diverso», racconta Flavio, 12 anni. «Mi piace che cambiamo aula per ogni materia», aggiunge Elisa, 11 anni. Aurora, 8 anni, sorride: «Ognuno ha un compito, lavoriamo insieme, è bellissimo».
La partecipazione dei genitori è un altro pilastro del modello. Le famiglie, coinvolte nelle attività scolastiche e nella progettazione educativa, percepiscono la scuola come una comunità aperta. «È un’esperienza che ci fa sentire parte del percorso dei nostri figli», spiega Michela, mamma di uno studente. Gerardina sottolinea: «Crescono imparando la responsabilità e il rispetto». E Gabriella conclude: «I bambini sono motivati e più consapevoli delle proprie scelte future».
L’Istituto Giovanni XXIII di Acireale si conferma così apripista in Sicilia di un modo nuovo di fare scuola: una scuola senza zaini, ma piena di strumenti, esperienze e valori condivisi.